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Da Manaus |
Manaus mi e' piaciuta moltissimo e non me lo sarei mai aspettato! L'idea che mi ero fatto era che fosse una citta' molto pericolosa e caotica, e lo e', ma non e' solo questo. Una volta era considerata la Parigi dell'America latina, e le tracce di questo glorioso passato si vedono nel bellissimo teatro dell'opera. Sul soffitto e' rappresentata una vista della torre Eiffel dal basso, come la si vede stando sotto. Li seduto in mezzo alla sala, guardando il soffitto, mi e' scesa una lacrima di gioia, pensando a quante belle cose ho vissuto a Parigi e a quanto mi manca e quanto mi mancano gli amici li'.
A Manaus sono stato ospite della famiglia di Ricardo. Delle persone fantastiche. Si sono presi cura di me nonostante la stretta tempistica e la mia voglia di fare mille cose, mi hanno nutrito con pesci buonissimi che la mamma di Ricardo ha cucinato ottimamente e mi hanno fatto conoscere vari luoghi che probabilmente non avrei conosciuto. La loro ospitatalita' genuina mi ha commosso e spero di poter tornare di nuovo a trovarli in futuro. La cosa piu' divertente e' che Vanessa, la sorella di Ricardo, era appena tornata da un mega viaggio in Italia, e commentava che solo a Padova, in tutta Italia, ha trovato un clima caldo e afoso come a Manaus. Per me il vantaggio era che ho potuto dormire sonni tranquilli nella foresta senza troppo preoccuparmi del sudore :)
Nella foresta amazzonica sono andato a fare un trekking, accompagnato da Luiz, una simpatica guida di origine indio. Lo stile della gita era un po' troppo da boyscout per i miei gusti, nel senso che era fatta per gente che non ha mai fatto campeggio e che non e' abituata a camminare molto. E' stato comunque molto bello. In particolare, le due notti passate a dormire in amaca e i due giri nel fiume al buio in cerca di coccodrilli sono state esperienze indimenticabili, benche' un bel po' cariche di adrenalina e di paura. Andare sulla canoa, a luce spenta, con un sacco di rospi, grilli, ragni, serpenti e altri animali che non ho visto, ed e' meglio cosi', e' stato entusiasmante.
L'ultima sera sono andato in compagnia di Luiz, sua morosa, suo fratello e un'altra turista tedesca a ballare forro' a una festa di strada. A Manaus gira voce che ci siano 7 donne per ogni uomo, e che quindi le amazzoni ti saltino addosso con molta facilita'. Non e' stato il caso, ma e' stato comunque molto divertente. Ho ballato con questa ragazza tedesca e dopo due minuti un brasiliano e' arrivato, ci ha separato e ci ha detto: "lasciate che vi trovi due insegnanti". Detto fatto, dopo poco stavo ballando con una brasiliana e lei con un brasiliano, imparando il forro' a ritmo decisamente piu' sostenuto.
Conoscere Luis e' stato interessante anche da un'altro punto di vista. Luis lavora per un'agenzia. Non ha contratto, lavora quando ci sono turisti. Viene pagato circa 12 euro al giorno, indipendentemente da quanti turisti accompagna. Ogni turista paga all'agenzia tra i 50 e i 70 euro al giorno. Tolte le spese per cibo e trasporto, indovinate dove va a finire la differenza... Ho parlato molto con lui di questo, e l'ho quasi convinto a fare una rivoluzione insieme a tutte le guide. E' un'affare delicato pero', perche' tutte le guide hanno bisogno di lavorare, e quindi non possono tirare troppo la cinghia con il padrone dell'agenzia. E' molto ingiusto pero'! Mentre ci divertivamo alla festa del forro', Luiz mi ha detto che si ricordera' sempre di me e dei giorni passati insieme. Spero che ci rivedremo, magari per andare a visitare i luoghi dove e' nato, che sono ben piu' inesplorati e quindi ricchi di animali.
L'ultimo giorno sono andato a vedere l'incontro delle acque del rio Negro e del rio Solimões. E' impressionante vedere i due fiumi che scorrono l'uno a fianco all'altro senza mescolarsi.... L'ultima coincidenza divertente e' stato incontrare in banca una coppia di inglesi che mi han chiesto se per caso andavo in bolivia volevo cambiare dei soldi. Ho riso un sacco, pensando ai casi della vita, e con piacere gli ho comprato un po' di soldi a un cambio vantaggioso per entrambi. Loro stanno girando il mondo in cerca di un posto dove fermarsi a vivere. Lui era direttore in un'azienda di marketing, lei non so. Han mollato tutto, venduto la casa e la macchina e ora hanno un biglietto round the world da sfruttare e l'idea di comprare una terra dove vivere piu' felicemente che a londra. Idea interessante...
Il video riassume soprattutto il trekking nella foresta. Come vedrete, per certi versi sembra di andare a spasso per i colli euganei :)
Checcuz molto bello il racconto, non vedo l ora di vedere le foto (quelle che non hai postato).
RispondiEliminaPero il commento sugli scout non mi è piaciuto. Cazzo, non è che puoi "assolutizzare" sempre tutto, mi spiego: so che per te non sono stati una gran esperienza, però ti assicuro che alcuni di quelli che ho conosciuto io di campeggio ne sanno molto più di te, me e LUIZ messi insieme. ;-)
Prendi e porta a casa.
Ho detto la mia,
un abbraccio
J
Mi saro' anche espresso male, ma hai completamente frainteso. Quello che volevo dire e' che lo stile della gita era un po' troppo adatto a persone, turisti, che non hanno mai fatto campeggio, e che quindi si gasano a fare i boyscout per la prima volta. Per chi invece ha fatto gli scout, o altre esperienze di campeggio, non e' una novita' dormire fuori o cucinare sul fuoco.
RispondiEliminaciapa!
Un abbraccio a te da una fantastica bolivia!
F