venerdì 31 luglio 2009

Un paradiso chiamato Arraial do Cabo



Ciao a tutti,
scusate la lunga assenza, l'ultima settimana mi sono spostato varie volte e non e' sempre stato facile trovare un'internet libera nel momento stesso in cui avevo l'ispirazione. Oggi sono di nuovo a casa di Ricardo, che mi riposo, e cosi' vi racconto degli ultimi giorni. Sono andato ad Arraial do Cabo, 3 ore a Nord di Rio, il terzo posto migliore del brasile per fare immersioni. Arraial e' un paesino di pescatori, ancora abbastanza incontaminato dal turismo e dalle costruzioni. Ha un sacco di spiagge, bianche e vuote (siamo in inverno) e un'acqua bellissima. Sotto la superficie, ho visto pesci di tutti i colori. Ho visto il pesce giallo e nero che nel cartone animato di Nemo fa il vecchio saggio, ho visto 3 tartarughe giganti, e poi il pesce rospo, tante murene, un granchio con zampe lunghissime che si chiama granchio ragno, e tantissimi altri pesci coloratissimi e vivaci. Ho visto un anemone di mare tra i cui tentacoli si nascondeva un piccolissimo gamberetto, ho visto un pesce spazzino, microscopico, che puliva il dorso di un pesciotto piu' grande. Insomma, davvero bellissimo.
Poi sono andato sulla spiaggia, e mi sono riposato. Due immersioni in un giorno con un'ora di distanza mi avevano distrutto. Sulla spiaggia ho mangiato un asai', una specie di sorbetto ai frutti di bosco con guarnitura di crema al cioccolato, servito da una coppia di ragazzi del posto. Li vedete in una delle foto perche' mi hanno colpito molto. Sono rimasto a pensare, guardandoli andare via abbracciati, lui che spinge il suo carretto di gelati e lei col ventre gonfio che gli cammina a fianco. Mi sono commosso, e ho pensato che ognuno ha la felicita' che cerca, e che l'importante e' essere felici, non importa come.
Io in questo momento sono davvero felice!
Per quanto tempo ho rimandato questo viaggio, per quanto tempo ho sognato questo viaggio, e ora sono qui, no corasao do brasiu (sempre per citare il mitico Ziu Bello), e non vorrei essere in nessun altro posto. E' incredibile la sensazione di liberta' che si prova a viaggiare in questo modo. Ho letto vari libri a riguardo (uno per tutti, che consiglio a chi vuol mettersi in viaggio, e' Vagabonding di Rolf Potts), ma provarla di persona e' un'altra cosa. Le uniche due cose che ti limitano sono i limiti fisici (soldi, tempo, salute) e la tua testa, le tue paure, le tue seghe mentali. Altro non c'e'. Mi piace un posto, mi fermo qualche giorno in piu', non mi piace, faccio lo zaino e riparto. Tutta la mia casa e' racchiusa in uno zaino leggero e nelle mie gambe. E' una sensazione fantastica!
Qui e' tutto nuovo e da vedere, da scoprire e da esplorare, ma la vera avventura e' scoprire meglio chi sono, scutandomi e osservandomi interagire in situazioni sempre nuove. Ogni tanto mi viene da ridere, a vedermi ripetere spesso gli stessi comportamenti, ma anche questi vengono limati e addolciti dal viaggio.
Ok, ora basta con la filosofaggine, godetevi le foto di Arraial e commentate. Ho sempre pronto qui con me il video bonus per chi mi traduce per primo la frase "Se vincessi la lotteria, potrei fare molte cose!" in veneto corrente.
Vi abbraccio tutti, vi auguro buone vacanze estive per chi sta partendo e a tra poco per un altro post!
F

domenica 26 luglio 2009

samba per i miei 10 lettori

cari amici,
la figata di google analytics e' che ti permette di sapere quanta gente segue il tuo blog, da dove vengono i lettori, quanto guardano le tue pagine. in media il mio blog ha circa 10 lettori al giorno, tra cui, uno sono io dal brasile, uno e' ciccio, l'unico abbonato che ha un posto in prima fila, una e' la Sil, che riceve i post via mail, e uno sono i miei. Gli altri siete voi che leggete a giorni alterni, e sono molto contento di sapere che qualcuno legge le cazzate che scrivo. se poi vi va, commentate pure!
Oggi vi voglio raccontare di Lapa e di Santa Teresa, il quartiere dove ho passato gli ultimi tre giorni. Lapa e' proprio attaccata al centro, ed e' il piu' bel posto dove passare la sera e la notte. Dopo averla scoperta la seconda sera, ci sono tornato praticamente ogni sera, diventando un affezionato del "Banale" locale, che si chiama "Clube dos Democraticos". Il posto e' frequentato quasi esclusivamente da studenti universitari di Rio, e ogni sera si balla un tipo di musica diversa. Forro' il mercoledi', Samba il giovedi' e il sabato, misto il venerdi'. Ho provato a mettere in pratica gli insegnamenti della mia maestra cicciona invitando a ballare qualche ragazza carioca, ma i risultati non sono stati eccezionali... mi sa che mi serve un corso da 40 ore piu' che da 4!!!
A Lapa sono stato in un'ostello abbastanza economico, la cui atmosfera non mi e' piaciuta molto. Troppe regole scritte sui muri, troppi giovani alle prime armi del viaggio (mamma mia che snob che sono diventato!), troppi film in inglese alla tv (ieri sera ho ceduto e prima di uscire ho visto meta' dello strano caso del signor Button, sottotitolato in portoghese).
L'arrivo a Lapa e' segnato dal passaggio sotto gli archi della vecchia linea tramviaria, il bonde (bonji) o bondinho (bonjigno), il tram dei poveri che diego abatantuono prende per andare a trovare sua sorella nel mitico barbiere di Rio. L'altro giorno l'ho preso ed e' stata un'esperienza incredibile! Un misto tra un trenino di gardaland e una mezza carrozza del tram di Milano, il bonde collega Lapa con Santa Teresa e poi prosegue su fino a Cosme Velho e al Cristo redentore.
Ieri e oggi ho visitato Santa Teresa, che si trova sulla collina proprio sopra Lapa. E' un quartiere abbastanza turistico, ma molto carino. Ha qualcosa in comune con Montmartre: la collina, tante botteghe di artisti, dei ristoranti ottimi anche se un po' caretti. Oggi a pranzo ho deciso di trattarmi bene e mi sono mangiato un'enorme Fejoada con carne, riso e farofa (farina di manioca), ieri invece mi ero preso una birretta sempre a Santa Teresa in un bar molto carino dove un gruppo di Samba animava l'atmosfera.
La samba di strada e' forse l'elemento piu' marcante degli ultimi giorni. Dopo esser andato con Ricardo alla sagra di Sao Cristobal domenica scorsa, questo venerdi' sono andato a sentire una roda di Samba nel quartiere popolare di Saude, un po' piu' a nord, e ieri sera in questo baretto di Santa Teresa, di nuovo Samba. Sto iniziando a conoscere le due o tre canzoni piu' famose, e qualche volta riesco anche a cantarne un pezzettino.
Ora sono a casa di Ricardo che mi riposo un po', e poi me ne torno all'ostello di Ipanema, che mi e' piaciuto tanto, pur essendo sboldrissimo.
Vi abbraccio tutti e appena posso metto un po' di foto e di video.
A presto
F

p.s. per i cultori del barbiere di Rio, sant'Elena era il quartierino dove abitava la sorella di zio bello, mentre il bar della mitica scena del camarão e' a copacabana...
p.p.s. le somiglianze tra portoghese e dialetto veneto sono impressionanti!
domanda:
come si dice in veneto la seguente frase: "se vincessi alla lotteria, potrei fare molte cose".
Al primo lettore che la traduce un video premio. La soluzione con la frase in portoghese nel prossimo post...

giovedì 23 luglio 2009

Portoghese in salsa mestrina

Gli ultimi giorni sono stati tranquilli. Tempo brutto e un po' di
stanchezza dopo il weekend molto festivo, sono stato abbastanza
tranquillo. Ho cambiato ostello per provare un'altra parte della
citta' e domani cambio di nuovo per provarne un'altra. Ho passato
parecchio tempo a studiare il portoghese, e la mia maestra e' davvero
brava perche' in 4 giorni di corso riesco gia' a conversare di cose
semplici con la gente.
La prima cosa che vi voglio raccontare e' proprio sulla mia maestra.
Oggi mi ha spiegato che si assentera' per una settimana, perche' deve
fare un'operazioncina. Sono rimasto stupito, ma non ho chiesto oltre,
ed e' stata lei a confessarmi che si trattava di una liposuzione e che
era un po' preoccupata. Sono rimasto molto male, e mi ha fatto molto
riflettere. Per un attimo e' calato il velo tra prof e alunno e mi
sono trovato di fronte una donna fragile, per altro molto carina e
simpatica, che sceglie di sottoporre il suo corpo a un'operazione
molto rischiosa. Non so perche' lo faccia, non e' piu' un'adolescente,
e certo passeggiando lungo la spiaggia si vedono solo ragazze
strafighe e big jim neri alti e scolpiti. Oggi ho visto l'altra faccia
della medaglia, nella paura di questa persona, che a lezione mi parla
del brasile, che mi fa conoscere la cultura e la lingua e mi appare
cosi' preparata e sicura e poi probabilmente tanto sicura non e'. Mi
sono morso la lingua per non dirle che non aveva bisogno di una
liposuzione, per paura di ferirla e di essere altamente inopportuno,
ma mi e' dispiaciuto.
Sempre sullo stesso tema estetico, ma per il verso opposto, oggi ho
preso la mia prima lezione di samba. Arrivo e mi presentano la
maestra: una grassona incredibile! Ma veramente "gorda" come dicono
qui, diciamo 100 chili a star stretti. Di primo acchitto, lo ammetto,
ho pensato che non aveva assolutamente il fisico di una ballerina.
Eppure, appena abbiamo iniziato, ragazzi che brava! Mi ha insegnato i
passi di base, mi ha condotto e guidato e alla fine dell'ora non me la
cavavo poi male (pur sempre essendo un gringo, come ci chiamano qui).
E questo ha chiuso il cerchio, perche' l'impressione di questa
donnona, cosi' sicura e soave allo stesso tempo mi ha fatto pensare
che ci si puo' sentire bene in qualsiasi forma. Voi che ne pensate?
Infine, ieri sono arrivati qui all'ostello un gruppo di brasiliani di
Sao Paulo, e sembra di essere a Ciosa. Dovete sapere in brasile ci
sono tantissimi modi di parlare il portoghese. Io sto imparando la
pronuncia di Rio, la pronuncia carioca, ma al nord parlano diverso e
al sud diverso ancora. Ieri ho scoperto che a Sao Paulo hanno
esattamente la stessa "R" di MestRe! Avete presente la R con la lingua
arrotolata, ecco! E io cerco di rimanere serio mentre parliamo, ma non
e' facile, soprattutto quando dicono "meRda".
Domani cambio di ostello di nuovo, poi andro' un po' in giro con
Ricardo che si e' proposto di farmi da guida per ricambiare le due
cene italiane che ho cucinato a casa sua.
Qui e' previsto brutto per una settimana per cui continuero' ad
esplorare lingua e cultura carioca, nell'attesa di mercoledi' prossimo
quando andro' a fare immersioni un po' piu' a nord.
Voi come state?
Se non vi piace scrivere sul blog mandatemi una mail ogni tanto. Per
ora l'accesso a internet e' abbastanza facile.
Abbraccioni a tutti!
F

domenica 19 luglio 2009

Teeteee teté tere tereeeeee!!!!!!!!!!!!



Allora,
se avevo ancora qualche dubbio di essere a Rio, da ieri non ne ho piu' neanche mezzo. Sono andato a sentire un concerto di Jorge Ben Jor, guardatevi il vido per capire chi è :)
Un padiglione immenso, nel porto della marina da Gloria, migliaia di persone, tutti che saltano e ballano! una figata.
Oggi riposo, visita alla cattedrale e poi fiera di são qualcosa, non mi ricordo il nome. Dev'essere tipo una festa paesana tipo sagra. Mi ci ha invitato Ricardo (Jaki grazie del contatto).

e voi come va?

tanti baci e abbracci a ritmo di sambaaaaaaaaaaaa!!!!

F

p.s. deltaplano rimandato causa maltempo

venerdì 17 luglio 2009

rio da bere!

cari tutti,
scusate se non mi sono piu' fatto sentire, ma piu' entro nel vivo del
viaggio, piu' mi immergo e scopro cose, piu' mi accorgo che non sara'
facile aggiornarvi in tempo reale di tutto. D'altronde l'unico modo
per farvi vivere quello che sto vivendo sarebbe di avervi qui, e non
e' possibile ne' ha molto senso. Oggi vi beccate una carrellata di
foto e video degli ultimi giorni che sono stati molto intensi.
Nell'ordine: sono andato a visitare una scuola di capoeira per
bambini, ho visto una partita di calcio Rio contro San Paolo al mitico
stadio Maracana' (enorme), ho iniziato il corso di portoghese e ho
preso una lezione di surf.
Qui all'ostello la gente viene e va, gli scambi sono molto intensi, ma
anche molto rapidi, per cui non c'e' mai troppo il tempo di
approfondire. Ho trovato dei ragazzi che sono qui per un
perfezionamento di samba (sono insegnanti brasiliani che vengono da
altre citta') e li ho convinti a scambiare lezioni di danza con
lezioni di inglese!
Oggi sulla spiaggia ho assistito a un salvataggio in elicottero stile
baywatch e l'altra sera a una rissa in discoteca stile fight club.
Oggi poi ho fatto il vero turista e ho preso la teleferica per il pan
di zucchero con vista di Rio dall'alto.
Ora e' quasi mezzanotte e qui la gente si prepara a uscire. Vediamo
cosa succede.
un'abbraccio forte a tutti
F

p.s. non vi aspettate aggiornamenti quotidiani e non vi preoccupate se
non mi sentite per qualche giorno. nulla nuova = buona nuova.

p.p.s. domani mi aspetta il volo in deltaplano!!! sono molto emozionato...

mercoledì 15 luglio 2009

cambiare prospettiva

Non ho ancora ben deciso che cosa scrivero' in questo blog, se racconti di viaggio, pensieri, riflessioni sul mondo o semplicemente aneddoti e cazzate. Oggi mi viene da raccontare un piccolo aneddoto che ha assunto un grande significato nella mia piccola testa.
Ieri è stata una giornata un po' inconcludente: troppe nuvole per fare il bagno, troppo bravi quelli che giocano a foot volley (fuchi-voli come dicono qui) per giocare con loro e troppo presto nella settimana per andare a ballare la samba (qui e' inverno e la gente lavora, mica come me). Insomma, ieri mi sono occupato di organizzare un po' i prossimi giorni, prenotando le prossime avventure: volo in deltaplano sopra Rio, lezioni di surf, lezioni di portoghese.
Nel tardo pomeriggio ero in ostello e ho deciso di andare a fare un po' di spesa, per cucinare la cena per me ed eventualmente per qualche amico di ostello. Vado al supermercato e inizio a prendere gli ingredienti per fare una pasta. Barilla che costa un occhio, sugo che costa come un rene, insomma sto facendo una gran cazzata. Poi mi rendo conto che sono l'unico aquirente del supermercato che sta comprando pasta e mi blocco. Rimetto tutto al suo posto e inizio a comprare mango, avocado e una bella bistecca di carne brasiliana e patate. Ho speso meno di quello che avrei speso per fare spaghetti al pomodoro e ho mangiato un casino e molto bene.
Perche' vi annoio con questa storia? Perche' mi ha fatto riflettere su quanto è facile rimanere vittima delle proprie abitudini, tradizioni e piccole certezze. Se mi fossi tenuto la pasta avrei sicuramente mangiato bene, non sarebbe stato un problema, ma mi sarei perso qualcosa di ancora piu' buono e conveniente. Le abitudini non sono un male, di per se, ma andare oltre richiede un piccolo sforzo di flessibilità e di curiosità e ieri mi sono accorto di quanto sia facile non accorgersi nemmeno della necessità di questo sforzo.
Viaggiare vuol dire anche questo: recuperare un po' di flessibilità e apertura, per incontrare l'altro, il diverso e cambiare prospettiva. Lo diciamo a calderoli?
baci a tutti
F

p.s. per evitare di annoiarvi con altri post filosofici da stasera mangio in ciurrascheria, per la gioia di ciccio!
p.p.s. mi segnalano questo bell'articolo

domenica 12 luglio 2009

Arrivo no Brazil

Sto cominciando a realizzare che sono in Brasile.
Il weekend è scivolato via super liscio. La famiglia di Cleso, un amico cisvino che non vedevo da 12 anni, mi ha accolto a braccia aperte con una gentilezza e cortesia sorprendenti. Ieri mi han portato a mangiare alla churrascheria Trevisan (non sto scherzando): un posto incredibile, dove i camerieri passano tra i tavoli con degli spiedi di carne alla brace di diversi tipi, e tu hai una rotellina sul tavolo: VERDE = ho fame, portate pure, ROSSO = faccio una pausa. Ci siamo sfondati (io, Cleso e la sua ragazza Fabiola) di barbeque e ho recuperato un po' di energie.

Infatti ieri ero parecchio stanco, per via della notte di viaggio in aereo ma anche per la notte precedente. Come da programma, come sempre, l'ho passata senza dormire. Solo che, siccome stavolta il bagaglio l'avevo preparato con ben due giorni di anticipo, ho passato la notte a completare tutte le altre cose (blog, fotocopie dei documenti, assicurazione) che non avevo fatto per fare il bagaglio. La verità è che ero emozionatissimo di fronte all'idea di partire, e così non son riuscito a chiudere occhio.

A Campinas non c'è molto da vedere. Oggi ho visitato le due grandi chiese della città, e una mi è piaciuta moltissimo. È la cattedrale, completamente decorata in legno scuro (legno Brasil, che da il nome al paese), e la storia vuole che sia stata costruita completamente da un solo schiavo che ci ha lavorato per 70 anni. Alla faccia del precariato e del lavoro dei sogni che tanto sto cercando. Stasera poi ho voluto prendere un bus, per tornare a casa dal centro. La mamma di Cleso mi aveva dato tutte le indicazioni, e tutto è filato liscio, ma la sorpresa maggiore è stata la scritta sul cartellino del bigliettaio: Coletivos PADOVA ltd. si chiama una delle società che opera gli autobus di Campinas!!

Stasera vado con autobus Clase Exécutivo a Rio de Janeiro, dove penso di fermarmi per un bel po'. Ho deciso di saltare Foz do Iguaçu per il momento, perché fa un gran freddo e domani era prevista pioggia, tanto qui ci tornerò verso la fine del viaggio.

Vi abbraccio tutti e alla prossima

p.s. non riesco a caricare le foto, ma presto ci saranno.
p.p.s. ho abilitato i commenti per tutti

sabato 11 luglio 2009

Campinas

altre due righe: son arrivato sano e salvo in Brasile e sono a
Campinas. già domani sera me ne vado a Rio!

venerdì 10 luglio 2009

madrid

Sono a Madrid e tutto va bene (a prte la tastiera metallica del baracchino :-)

giovedì 9 luglio 2009

pour les français and for the english

p.s. pour les amis francais, ne vous enquietez pas, une traduction
devrait suivre bientot...
p.p.s. for the english readers, don't worry, the articles should be
translated soon...

Si parte

Sono pronto per partire.
Sono eccitatissimo e come al solito e' notte fonda la notte prima
della partenza e non riesco a dormire.
Di solito mi ritrovo all'ultimo a fare i bagagli, stavolta mi sono
preso per tempo con lo zaino e cosi' mi sono ritrovato all'ultimo con
tutte le altre cose! Incorreggibile.
Parto per il Brasile! Non ci posso ancora credere. Sono davvero
contento ed emozionato, e' un sogno che si realizza!
Scrivo qui un po' di istruzioni per questo blog, in modo che rimangano
disponibili per il futuro.

Nella pagina centrale raccontero' un po' il viaggio. Non aspettatevi
post giornalieri. Se riusciro' a scrivere una volta alla settimana con
regolarita' e' gia' tanto. Mi sa che all'inizio scrivero' spesso,
essendo fermo a Rio per un bel po', poi diventera' piu' difficile,
quando incomincero' a risalire lungo la costa, e praticamente
impossibile dalla foresta. Comunque staremo a vedere.

Sulla destra, nella parte verde, ci sono un po' link e aggeggi vari.
La mia foto, che aggiornero' appena ne faccio una migliore.
Twitter, dover mandero' i messaggini dal cellulare, quando non potro'
scrivere post lunghi via internet.
I video e le foto (per il momento di foto non ce ne sono, e l'unico
video e' quello che avevo fatto per la domanda al miglior lavoro del
mondo, che non sono riuscito a spedire perche' come al solito mi ero
preso per tempo!!!)
Le tags (eh si', sono diventato anche io 2.0)
L'archivio degli articoli (che in realta' serve a poco visto che non
ci saranno migliaia di articoli)
La mappa dei luoghi dove sono

Sempre sulla destra, nella parte bianca, altre cose utili tipo:
Vari link per abbonarsi al mio blog e ricevere direttamente gli
aggiornamenti via mail
Un po' di pubblicita'. A proposito di pubblicita', se cliccate su uno
dei link della pubblicita', google mi paga, e voi non ci rimettete
nulla, per cui prendete l'abitudine, se non vi dispiace, di cliccare
su uno dei link pubblicitari ogni tanto :)

Ecco, questo e' quanto. Vado a chiudere lo zaino, poi mi guardo il
"Barbiere di Rio", in memoria dei vecchi tempi, e poi vado a
sonnecchiare un paio d'ore, giusto per essere stanco e poi dormire
bene in volo (cosi' evito il Jet Lag!!)

Baci a tutti!! Si paaaaaaaaaaaaaaaaaaarteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!

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