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Da Torres del Paine |
Al parco nazionale delle Torri del Paine sono rimasto per 5 giorni. Li ho trascorsi essenzialmente camminando fino ad esaurire le forze. Mi piace molto camminare in montagna. Dopo le prime ore, in cui sono carico e cammino velocemente e nervosamente, mi rilasso. Le gambe incominciano ad essere piu' fluide, la mente finalmente smette di pensare freneticamente "quando arriviamo, quanto manca, ci mettero' tot, che bello questo, che brutto questo" e mille altri pensieri inutili, e si lascia andare. Tutto prende il ritmo lento, cadenzato e continuo dell'onda lunga del sentiero. Tutta la mia persona, anima e corpo, si compenetra con l'ambiente, mi rilasso, mi godo l'aria fresca, mi lascio stupire dalla grandiosa immensita' di questi blocchi di granito, dalle nuvole che scorrono sopra di me, anch'esse immense, dai colori luccicanti e vari dei diversi laghetti che incontro lungo il cammino.
A volte cammino nel bosco, umido, magari sotto la pioggia, e mi piace di meno. Mi sento veramente bene quando cammino in alta montagna. Tra le rocce, la neve, magari con l'inizio di un ghiacciaio sopra la testa. Sognando di imparare ad arrampicare e un giorno poter raggiungere la cima di questi enormi torrioni, di queste infinite distese di ghiacchio e neve. L'emozione mi fa dimenticare la fatica. Mi e' capitato un paio di volte di arrivare ad un primo belvedere, dopo 6-7 ore di cammino, molto stanco, e rianimarmi in un attimo con l'intuizione che con 2-3 ore di cammino in piu' potro' arrivare a un punto di osservazione ancora migliore, a vedere le rocce e i ghiacci piu' da vicino, o da un'altra prospettiva.
I cinque giorni li ho passati cosi'. Dormendo in rifugio quando potevo e c'era posto, dormendo in tenda le altre volte, lasciandomi convincere ad uscire alle 4 del mattino per vedere l'alba sulle torri da una coppia di belgi, camminando da solo o in compagnia, sotto il sole o sotto la pioggia, cucinandomi una cena, facendo amicizia con i ragazzi dell'ostello o con altri camminatori come me. Ho incontrato gente veramente simpatica. Con alcuni ho condiviso belle emozioni in cima ad un passo o di fronte ad un ghiacciaio, in altri momenti ero da solo, a lasciarmi stupire e commuovere dal panorama. A volte ci si salutava la mattina, consci di camminare a velocita' diverse, per poi ritrovarsi la sera, a bere una birra in compagnia.
Cinque giorni con il sorriso sempre stampato sulle labbra...
Anche per me camminare in mezzo alla natura, montagna, campagna, spiaggia o deserto, è una delle esperienze più belle. m
RispondiEliminabella questa tua descrizione scoprire cose nuove è una delle emozioni che condivido. P
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