venerdì 27 novembre 2009

Santiago 2: Villa Grimaldi

Da Villa Grimaldi

Tornato a Santiago ho cercato di approfondire un po' le mie scarse conoscenze della storia del Cile, in particolare quella recente, e non e' stato per niente facile. L'impressione generale e' che i Cileni non abbiano ancora fatto i conti con la storia, e siano ancora molto riluttanti ad esprimere un opinione sul passato recente, sul golpe di Pinochet, sul terrore che ha caratterizzato la sua dittatura e sull'influenza che questi eventi ancora hanno nella societa' cilena di oggi. La prima impressione e' che i Cileni siano stati un po' formattati, spenti, e che abbiano registrato una rigidita' inconscia. Non a caso, ad una qualunque domanda, la prima risposta di un cileno e' spessissimo "NO", salvo poi cambiare se gli si ripone la domanda un po' di tempo dopo.

Ho girato per Santiago in cerca di un museo che contenesse un po' di storia e non e' stato per niente facile trovarlo. Il museo storico nazionale, il piu' importante e grande del cile, parte dalla preistoria e si ferma giusto giusto al '73, con qualche foto del golpe e basta. Una delusione molto forte, a cui si aggiunge la constatazione che anche altri fatti della storia recente sono raccontati con omissioni o con un punto di vista molto fazioso. Un esempio su tutti e' la guerra del pacifico con la Bolivia, evento fondamentale per l'economia cilena di fie '800, che nel museo di Santiago viene riassunta in due righe. Per dare l'idea del contrasto, in Bolivia esiste un intero museo su questa guerra. Deluso, ho provato a dirigermi alla fondazione Allende, che ha un museo privato di opere d'arte donate in sostegno o in memoria di Allende da artisti contemporanei. Anche li' molto poco da vedere, giusto una targa con le parole pronunciate da Allende nel famoso ultimo discorso alla radio, e nulla piu'.

Pare che prossimamente apriranno un Museo della Memoria, proprio dedicato a questo, e mi e' dispiaciuto non poterlo vedere, Comunque, chiedendo qua e la' sono venuto a sapere di Villa Grimaldi. Villa Grimaldi e' stata un centro di detenzione, tortura e sterminio negli anni della dittatura, e dalla meta' degli anni '90 e' stata convertita in un parco della memoria, con annessa una fondazione che si occupa di divulgazione ed educazione. E' molto poco conosciuta dai cileni, essendo visitata principalmente da turisti e scolaresche di bambini, ma e' un posto che val davvero la pena di vedere. Il parco e' stato costruito in maniera molto evocativa, senza alcunche' di macabro o esagerato. C'e' una piccola stanza con oggetti appartenuti a vittime del terrore, che rendono i loro ritratti ancor piu' vivi e reali, c'e' un muro con i nomi, e sopratutto un roseto bellissimo. Disteso tra le rose, e i nomi delle donne morte o scomparse, ho lasciato che il silenzio mi invadesse. Vi invito a fermarvi un secondo e pensare a quanto male puo' fare l'uomo, a come puo' arrivare a pianificare ed eseguire un piano tanto atroce, seguendo non si sa bene quale delirio...

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