giovedì 29 ottobre 2009
Flashback 1: Cochabamba
A Cochabamba mi sono fermato solo un giorno. Il tempo di mangiare al mercato popolare dove probabilmente mi sono preso la mitica D. Putroppo era un lunedi', per cui non c'era molto da fare, specialmente la sera. Quindi, dopo vari giri a musei dove ho visto dei fossili molto belli, ho passato la serata a discutere con un barista della situazione politica Boliviana, di Evo Morales, delle divisioni interne al paese. La nostra discussione mi ha fornito un ottimo metro con cui misurare le affermazioni del governo boliviano che inonda di pubblicita' i canali televisivi in preparazione alle prossime elezioni di Dicembre. Evo ha fatto tante cose, e a sentire le televisioni sembra che ne abbia fatte solo di buone. A sentire la gente, dipende. I poveri e i campesinos lo adorano, perche' ha istituito delle specie di buoni pasto e pensione per i piu' poveri, per le donne e per varie altre categorie svantaggiate. Nelle televisioni si esalta la nazionalizzazione del gas, mostrando che ha portato a una riduzione dei costi per gli utenti e una maggior efficienza. Si parla anche di un'economia boliviana che nell'anno della crisi finanziaria mondiale e' cresciuta del 4% e di un sistema bancario piu' solido che mai, proprio perche' molto meno esposto ai mercati finanziari speculativi globali. Quelli di voi che maneggiano cifre e statistiche di sviluppo possono confermare o smentire?
A sentire la gente con formazione elevata Evo e' una delusione. Non e' preparato, non fa nulla e di fatto si protegge aumentando il potere della frangia della popolazione che lo ha sostenuto, ovvero i cocaleros. C'e' chi arriva a sostenere che si tratti di un vero e proprio capo mafia, e che i cocaleros, piu' che coltivatori di coca, siano bande armate che collaborano con i grandi cartelli colombiani della cocaina. Io non ho prove, quindi non posso dire, solo ho visto una grande disillusione in molte persone che avevano votato Evo convinte la prima volta. A queste elezioni di dicembre vince di sicuro, ma continuera' a garantire la stabilita' di cui la Bolivia ha estremamente bisogno per continuare a svilupparsi?
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Anche noi eravamo stati colpiti dalla grande propaganda e dalle manifestazioni contro e pro Evo. In parte la situazione è simile a quella di Lula: entrambi accusati di "comprare" i voti dei poveri con provvedimenti per loro vantaggiosi nell'immediato, ma non in prospettiva.
RispondiEliminaPenso che comunque l'aver eletto un nativo sia stato un fatto molto importante per la Bolivia e per tutti i nativi americani.