Da Medellin |
Riprendo i racconti della Colombia dopo una breve assenza. Scusatemi per l'interruzione. Tra dai commenti di Malu' e a Paolo al post dei tempi e contrattempi, mi sono reso conto di non essermi espresso molto bene. Per rischiare di piu' e seguire l'istinto intendo semplicemente darmi la possibilita' di vivere e sbagliare di piu' di quanto sono abituato a fare. Rischiare non nel senso di mettermi in situazioni pericolose ma di prendere il rischio di agire con un grado minore di certezza del risultato e quindi rischiando di sbagliare. In questo senso seguire piu' l'intuizione e meno un ragionamento formale che necessita comunque di un po' di tempo per essere accurato.
Ritornando alla Colombia, dopo Cali sono stato a Medellin. Molto poco a dir la verita', due sere e un giorno, ma abbastanza per rendermi conto che i Paisa (gli abitanti di Medellin) sono persone meravigliose! La prima sera sono andato a mangiare qualcosa da solo, e dopo un po' un gruppo di Paisa mi ha invitato a sedermi al loro tavolo. Genuinamente curiosi di incontrare uno straniero, abbiamo parlato molto del mio viaggio e della loro citta' e la serata si e' conclusa ballando (con delle Paisa niente male). Il giorno dopo mi hanno invitato a vedere l'alumbrado, una passeggiata illuminata con fontane di tutti i colori, cosa che non avrei mai visto senza il consiglio di un locale e poi mi hanno invitato a una festa di compleanno.
Incontri simili, con Colombiani super accoglienti ed entusiasti di mostrarti il loro paese me ne sono capitati vari, veramente stupefacente e bellissimo!
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