mercoledì 15 luglio 2009

cambiare prospettiva

Non ho ancora ben deciso che cosa scrivero' in questo blog, se racconti di viaggio, pensieri, riflessioni sul mondo o semplicemente aneddoti e cazzate. Oggi mi viene da raccontare un piccolo aneddoto che ha assunto un grande significato nella mia piccola testa.
Ieri è stata una giornata un po' inconcludente: troppe nuvole per fare il bagno, troppo bravi quelli che giocano a foot volley (fuchi-voli come dicono qui) per giocare con loro e troppo presto nella settimana per andare a ballare la samba (qui e' inverno e la gente lavora, mica come me). Insomma, ieri mi sono occupato di organizzare un po' i prossimi giorni, prenotando le prossime avventure: volo in deltaplano sopra Rio, lezioni di surf, lezioni di portoghese.
Nel tardo pomeriggio ero in ostello e ho deciso di andare a fare un po' di spesa, per cucinare la cena per me ed eventualmente per qualche amico di ostello. Vado al supermercato e inizio a prendere gli ingredienti per fare una pasta. Barilla che costa un occhio, sugo che costa come un rene, insomma sto facendo una gran cazzata. Poi mi rendo conto che sono l'unico aquirente del supermercato che sta comprando pasta e mi blocco. Rimetto tutto al suo posto e inizio a comprare mango, avocado e una bella bistecca di carne brasiliana e patate. Ho speso meno di quello che avrei speso per fare spaghetti al pomodoro e ho mangiato un casino e molto bene.
Perche' vi annoio con questa storia? Perche' mi ha fatto riflettere su quanto è facile rimanere vittima delle proprie abitudini, tradizioni e piccole certezze. Se mi fossi tenuto la pasta avrei sicuramente mangiato bene, non sarebbe stato un problema, ma mi sarei perso qualcosa di ancora piu' buono e conveniente. Le abitudini non sono un male, di per se, ma andare oltre richiede un piccolo sforzo di flessibilità e di curiosità e ieri mi sono accorto di quanto sia facile non accorgersi nemmeno della necessità di questo sforzo.
Viaggiare vuol dire anche questo: recuperare un po' di flessibilità e apertura, per incontrare l'altro, il diverso e cambiare prospettiva. Lo diciamo a calderoli?
baci a tutti
F

p.s. per evitare di annoiarvi con altri post filosofici da stasera mangio in ciurrascheria, per la gioia di ciccio!
p.p.s. mi segnalano questo bell'articolo

2 commenti:

  1. ciao tesorino! chissa' mai perche', ma in questi giorni, quando passo davanti ad un'edicola e vedo la copertina di Le Revenu www.lerevenu.com/publications/sommaire_magazine.asp mi vieni in mente tu... baci da una parigi piena di grandine! MC

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  2. e cosa dice l'articolo? combient il nous faut pour vivre sans travailler? baci a te.F

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